Syberia



Amo questo videogioco.
Personalmente, trovo che sia la dimostrazione (come se ce ne fosse il bisogno) palese del fatto che il videogioco è una forma d'arte, e che l'avventura grafica, in particolare, è una nuova forma di letteratura.

Ma sto un pochino divagando. In verità questo post lo posto spudoratamente per mettervi a parte di un mio piccolo (e grande) acquisto personale: Syberia - Estetique du jeu. Si tratta di un bellissimo libro che riporta un po' il "making of" del gioco, alcuni piccoli retroscena e - soprattutto - schizzi, disegni, acquerelli di Benoit Sokal, che del gioco è autore.



E la poesia di Sokal il queste pagine c'è tutta, e si intravede in ogni linea, in ogni parola di affetto per questo progetto.
Giocare a Syberia significa essere catapultati in un mondo magico, che non esiste e che eppure è lì, a portata di mano. Significa "entrare" nella vita di Kate Walker, la protagonista. Farsi delle lunghe camminate con lei cercando di andare avanti in un viaggio alla ricerca di un uomo, che sarà poi anche il viaggio alla ricerca di sé stessa.



Un gioco leggero, non complicato ma intrigante... e allo stesso tempo uno di quelli che ti segnano dentro, al quale si ripensa anche dopo averlo giocato anni prima... 
Si, era ovvio che sarebbe successo, ma a sfogliare le pagine del libro mi è venuta voglia di rigiocarci, di ripercorrere i passi già fatti in quelle ambientazioni...  devo avere il cd da qualche parte... :P

6 commenti:

S ha detto...

Non ho mai giocato a Syberia, ma mi ha sempre incuriosito, perché ne ho sempre letto commenti positivi, ma anche perché mi piacciono le avventure grafiche (adoro quelle della LucasArts).
Le tue parole mi fanno capire che non sbaglio, e la voglia di provarlo ora è tanta (e lo faro, appena riesco)!
Dalle immagini postate il libro sembra proprio molto bello; non conoscevo Benoit Sokal, e facendo una ricerca ho scoperto che è un fumettista belga! E che dopo Syberia ha realizzato altri titoli, dei quali l'ultimo, Aquarica, uscirà quest'anno.

Tyreal ha detto...

AHAAAAAHHHHH
Lo vogliooooooooo!!!!!!!!!! :D

Tyreal ha detto...

Sokal ha realizzato diverse avventure grafiche: prima di Syberia c'è stata Amerzone, anch'essa per certi versi toccante e visionaria, anche se indubbiamente datata.
I lavori successivi, sebbene decisamente caratterizzati dal suo marchio di fabbrica, non sono così riusciti: "Paradise" parte molto bene, ma naufraga nel ripetitivo, anche se rimane un vero e proprio urlo di disperazione (non aspettatevi un lieto fine!), "Sinking Island" è una divertente variazione sul tema "Dieci piccoli indiani" senza però rivelazioni sorprendenti, con qualche baco di troppo e soprattutto molto breve.
Speriamo in Aquarica...

DjJurgen ha detto...

Syberia, cavoli...quanti ricordi!! uno dei miei videogiochi preferiti in assoluto!! (Dopo la saga di Monkey Island, ovviamente!!!)
Ricordo perfettamente le atmosfere iniziali del paesino da cui partiva tutta la vicenda, la scoperta dell'automa che diventerà compagno di avventura di Kate, il motivetto fischiettato senza sosta dall'uomo che puliva la stazione deserta...bello, bello, bello...consigliato a tutti!! :D

Capitan Ambù ha detto...

A lavorareee altro che giocare. Questa generazione ludica ci distruggerà, bisogna produrre auto non mondi virtuali.

Ops, scusami vivo ancora in Italia... Interessante il blog ma il colore di fondo mi ricorda la cover del mio libro, ed è un deterrente alla lettura.

Colei che... ha detto...

@ Tyreal: ho soppesato a lungo se mettermi sotto o meno con "Paradise"... ho letto delle recensioni non proprio eccezionali, pero' gli screeenshot mi attirano tanto...

@ Dj: come ti capisco! :P

@ Ambu: sappiamo che sei stato vittima di un attacco mediatico... :P