Reality show



Non mi piacciono i reality show. Odio il fatto che "Grande Fratello" sia nel mondo ormai piu' che altro il sinonimo di una trasmissione televisiva piuttosto che un rimando al libro di Orwell.
Capirete quindi quanto mi sono stupita di me stessa nel rendermi conto di star seguendo un reality vero e proprio in questi giorni... I mineros sono rimasti intrappolati. Sono riusciti a comunicare con loro. Li hanno filmati. Ecco una super-macchina scavatrice che li tirera' fuori in quattro mesi. No, in tre settimane. No, in due mesi. Ecco chi erano, cosa facevano prima di dedicare la loro vita alla miniere, quali erano i loro sogni, le loro aspirazioni. Come queste si siano perse nei meandri di quella miniera. Ecco le loro famiglie, le mogli e i figli che comunicano con con loro tramite dei piccoli fogli di carta che passano nel tubo di dieci centimetri...

Mi hanno fregata. Ora so anche del cugino di terzo grado che e' arrivato alle miniere per ottenere (anche lui), la sua briciola di visibilita'. Degli altarini, uno per ogni minatore, che sono sorti all'uscita della miniera (ma sono vivi!). Della moglie e l'amante di uno dei minatori che erano all'insaputa l'una dell'altra salvo incontrarsi all'entrata della miniera (e cominciare a preparare i manganelli per il gran giorno). Insomma, il giornalismo che si attacca come una sanguisuga ad un evento isolito e ricco di carica emozionale, che si nutre di qualsiasi (non) notizia possa essere pubblicata intorno all'evento e' sempre protagonista. Mi chiedo se la vicenda dei 33 mineros riuscira' a tenere su di se' l'attenzione alta per i lunghi mesi che mancano all'apertura del passaggio piu' grande. Forse i cileni dovrebbero cominciare da subito a lavorare sul plot, per regalarci ogni tanto qualche piccolo colpo di scena. Nel caso, mi offro per una collaborazione.
Nel frattempo, vado a vedermi la ricostruzione 3D di come verra' scavata la nuova galleria. E ci sono anche le prime relazioni degli esperti Nasa, che consigliano ai mineros di fare attivita' fisica. E mangiare piu' vitamina D.

13 commenti:

calendula ha detto...

ho seguito marginalmente la notizia solo al tg...ma immaginavo che ci sarebbero stati retroscena allucinanti....ormai l'importante è farsi inquadrare da una telecamera....ho comprato Syberia.... ho visto il disegno nel cd e ho detto... mi ricorda qualcuno..... e lo subito collegato con te....l'ho iniziato due giorni fa... ma ho fatto pochissimo giusto un assaggio...

Colei che... ha detto...

:D Spero ti piacera'... Io penso sia uno dei migliori videogiochi di sempre! ;)
Per i mineros... ammetto che non seguo i tg, ma su internet la notizia ha un seguito da parte dei giornali on-line quasi imbarazzante! :P

Christopher Possenti ha detto...

Il fatto che detesti i reality dice mooolto di te:)
..e il fatti che non hai paura di sbandierarlo, pure!

Cannibal Kid ha detto...

il reality più geniale degli ultimi tempi!

Tyreal ha detto...

La disintegrazione della notizia, uno dei mali più evidenti del giornalismo degli ultimi anni. Succede qualcosa, e dopo pochi minuti sappiamo tutto quello che riguarda il "contorno" del fatto, più che del fatto in sè: conosciamo la potenza del motore della trivella, i metri cubi estratti all'ora, la reazione del fisico all'assenza di luce e aria... Veniamo subissati di migliaia di informazioni che hanno come unico effetto quello di destrutturare il fatto, facendolo apparire come un'immensa videoconferenza esplicativa...
"Ceci n'est pas un pipe" mi viene da pensare...

@Calendula: io, alla fine di Syberia ho versato una lacrima.

Miau ha detto...

Invece a me i reality piacciono un casino, ci credi? ;)

Chapeau per il post, e amen per il contenuto. E' una cosa che ho pensato anche io, è una specie di reality "reale", del quale peraltro sono certo che i protagonisti avrebbero fatto a meno.

L'unica cosa che mi ha fatto non "preoccupare" più di tanto, in questo senso, è che, non essendoci in questo caso dietro una produzione che ha scelto un cast di stereotipi e archetipi buoni per i gonzi, sapevo che la gente si sarebbe stufata presto. E infatti, puntualmente, la notizia è già sparita dai telegiornali come se non fosse mai esistita.

Oppure magari mi sbaglio, magari con il tempo scopriremo che due sono diventati gay, uno è stato lasciato dalla moglie per il lattaio nel frattempo, due si sono strangolati a vicenda, eccetera. Sai che audience a quel punto? :D

Scherzi a parte, spero solo che li tirino fuori presto e vivi. Punto.

Comunque è roba da farci un film, antropologicamente interessantissima.

P.S.
Syberia mi è piaciuto, ma l'ho trovato un po' troppo "obbligato". Preferisco il genere Lucas (à-la Monkey Island), dove hai più libertà di azione.

Ciao! :)

Colei che... ha detto...

@ Christopher: oddio mi sono scoperta troppo! :P

@ Marco: sono d'accordo con te! Adesso ci sono state delle deboli scosse sismiche... mi tocchera' seguire anche si Twitter per avere le notizie in tempo reale!

@ Tyreal: la notizia scopare, in quello che oggi viene chiamato, erroneamente "approfondimento". Ma non e' vero approfondimento, sono magari "informazioni correlate". Ma in questo caso, secodno me, c'e' stato un passo avanti: non sappiamo solo quanto e' potente la trivella o in che nazione e' stata costriuta (e assemblata in un'altra)... sappiamo anche le storie delle madri delle mogli, volendo. Il fatto che uno dei mineros fosse un bigamo e' puro gossip... ma lo show deve andare avanti. :P

Miau ha detto...

Ooops, perdonami lo spam... La prossima volta ci starò più attento... :)

Colei che... ha detto...

Ciao Sil, e' sempre un piacere leggere i tuoi commenti. Personalmente, uno dei motivi per i quali non mi paicciono i reality, e' proprio il loro essere pilotati... se voglio vedere qualcosa che "sembra vero" preferisco un film (no, una telenovela no). Ma di certo capisco che alle persone possano piacere! :D E non giudico certo i gusti di nessuno (che poi, anche a me piacciono delle cose che molti potrebbero giudicare quantomeno discutibili, e va bene cosi'! :P). Semmai, dei reality, mi piace il lavoro che vi e' dietro: non di rado ammiro gli autori per la capacita' di riuscire a cogliere quello che il pubblico vuole vedere (ma anche la capacita' di far volere al pubblico quello che loro gli propongono). ;)

Syberia e' sicuramente meno "libero" (per quanto riguarda la possibilita' di esplorazione del personaggio, ad esempio) di altre avventure, e sicuramente molto piu' facile di Monkey Island (che mi e' piaciuto moltissimo, ci mancherebbe... e' davvero un must!).
Pero' Syberia per me, e mi e' capito di scriverne anche approfonditamente, e' il vero prototipo di videogioco come arte: una fusione tra la passivita' letteratura (anche un libro ha uno scorrimento "obbligato") e l'interattivita' del videogioco. Giocare a Syberia e' come vivere un bel libro in prima persona... ma e' un discorso complesso, magari ci si potebbe fare un post sopra! :P

Ciao!

Colei che... ha detto...

@ Sil: quale spam?!?

Miau ha detto...

(Così, mi sembrava di avere esagerato un po' con la lunghezza del commento...)

Oh, ma sui reality scherzavo, li detesto! (E ok che ci sono autori capaci dietro, ma perché gente così brava non si mette al servizio di cose che fanno diventare gli spettatori più intelligenti, invece che più rincoglioniti?)
(Cioè, lo sappiamo perché, era una domanda retorica...)

Tutto vero su quanto Syberia sia "artistico". Ora attendo il tuo post, mi spiace ma ti sei fregata. :)

mod ha detto...

se non ci fosse sopra la stampa e le tv...bè, col cazzo che la compagnia spenderebbe tutti i soldi necessari per tirarli fuori.

quindi, per una volta: let's support realty shows!

love, mod

GraficWorld ha detto...

Ti lascio un saluto e buon w.e.
Gio'